Il peperoncino è una pianta che si presta bene alla gestione di un piccolo orto casalingo; può essere coltivato sia in terreno e sia in vaso; vediamo di seguito come coltivarlo. La prima attenzione deve essere rivolta al terreno che ospita la pianta del peperoncino; questo, infatti, deve essere molto fertile, quindi impreziosito di tante sostanze organiche, inoltre deve garantire una certa scioltezza e fruibilità e quindi abbastanza sciolto, in modo che la pianta possa svilupparsi bene. Inoltre deve favorire anche un buon drenaggio dei liquidi; particolare importante perché i ristagni non favoriscono la salute e la crescita delle piante in generale.
Per i motivi citati di fatti il terreno non deve avere torba e nemmeno argilla, che tendono a far compattare il terreno e quindi a impedire lo sviluppo della pianta, soprattutto delle radici.
È importante anche la condizione climatica; è una pianta, infatti, che gradisce un clima caldo e non sopporta temperature troppo fredde e le gelate sono nemiche della pianta del peperoncino. Anche gli stessi sbalzi di temperatura possono danneggiare la pianta; se impiantate il peperoncino in vaso, durante la stagione invernale si consiglia di riparare la pianta all’interno, in luogo riparato dove lo terrete fino al ripristino della stagione più mite. Se invece la pianta è interrata e la zona dove è sita e soggetta a temperature fredde e gelate, potete riparare la pianta con un telo di plastica e creare una sorta di serra che serva appunto come protezione. Ricordate che il telo deve avere dei buchi di areazione per far respirare in modo sano la pianta.
Il peperoncino può essere coltivato per semina o trapianto. Potete acquistare i semi della pianta che vanno seminati nel terreno con tutte le indicazioni di cui sopra; i semi, due o tre per volta vanno inseriti a una profondità di circa due o tre centimetri; eseguite dei piccoli fori e inseritevi i semi; fate attenzione all’irrigazione in modo che questi non fuoriescano dal terreno e che possano trovare un habitat ideale per lo sviluppo della pianta stessa. Il periodo per piantare i semi è compreso tra febbraio e marzo; quando la primavera è ben inoltrata con temperature piacevolmente calde che si assestano sui quattordici e quindici gradi, si può procedere al travaso. Le piantine per quest’ultima operazione devono essere inserite a una profondità di circa otto centimetri all’interno del terreno. Le piante per il travaso si possono anche acquistare nei supermercati quando è il periodo giusto, cioè la primavera; per una scelta più minuziosa e avere maggiori suggerimenti anche più professionali, acquistate le piantine del peperoncino nei vivai.
Le pianta da travaso può essere la stessa nate dalla vostra azione di semina eseguita come suggerito nei mesi di fine inverno. La concimazione del terreno dove avete piantato il vostro peperoncino deve avvenire un paio di volte l’anno, il fertilizzante deve essere a base di fosforo per ottimizzare il suo sviluppo. L’irrigazione deve essere molto frequente soprattutto nei periodi di germinazione, in altro momento si può procedere con innaffiature più sporadiche, purchè si presti la giusta attenzione: il terreno non si deve asciugare o si spaccare con la spiacevole conseguenza che la pianta, ossia il rischio di seccare. Vi accorgere voi stessi quando si deve procedere all’innaffiatura, il terreno lo richiederà mostrando segni di asciugatura, quello è il momento di irrigare il terreno.
Una curiosità: se volete raccogliere peperoncini più piccanti, evitare di innaffiare nei giorni immediatamente precedenti la raccolta. In estate e in alcuni casi anche in autunno potrete raccogliere i vostri peperoncini. Potete usarli in cucina sia da fresco oppure essiccati al sole e poi tritati grossolani oppure anche ridotti in polvere secondo gusti e necessità.
Per evitare che la pianta del peperoncino sia attaccata dai parassiti, fate attenzione alla presenza di ristagni di acqua ed eventualmente usate anche dei prodotti specifici antiparassitari.
Cercate di avere una buona cura anche del terreno che si trova nelle immediate vicinanze della pianta; pulite regolarmente dalle varie erbacce e lavorate il terreno con le attrezzature specifiche.
Il peperoncino il cui nome originario è Capsicum annuum, appartiene alla Solanacee ed è particolare per i frutti dal sapore particolarmente piccante. Ne esistono diverse specie e qualità: più dolci o più piccanti seconda del tipo scelto e coltivato.