Perchè il potassio, sia così importante per le piane lo scoprirete leggendo questo articolo.
La vita delle piante e del verde dei tuoi giardini deve essere supportata da una serie di elementi, un buon drenaggio della terra, la giusta irrigazione e soprattutto di una buona dose di fertilizzante capace di rendere belle, vive e sane le tue piante. Spesso si sente parlare di diversi tipi di fertilizzanti, in effetti, ne esistono diverse specie, due sono quelle principali: minerale e organico. Quando si parla di fertilizzante minerale, si sente spesso nominare l’azoto, il fosforo e i potassio.
Il potassio è definito chimicamente un metallo alcalino, il suo simbolo è “K”, quindi quando leggete le indicazioni dei fertilizzanti, state attenti al suddetto simbolo e alle quantità presenti. Si trova in natura ed è presente in diversi elementi, sia in acqua di mare ma anche in differenti minerali. Quello di vitale importanza per le piante è quello in forma solubile, ossia in formato di acqua e sostanze nutrienti presenti nel terreno stesso. La sua presenza è importante per la profumazione acquisita dai frutti, e per la colorazione vivida dei petali, dei frutti ed anche per gli ortaggi.
Aiuta ad aumentare le difese delle piante e a renderle più forti contro le avversità ambientali e quindi a resistere maggiormente contro le temperature rigide per esempio, ma anche a rendersi immune o quasi contro le diverse malattie fungine delle piante. Infatti, il potassio agisce direttamente su quella che è chiamata la traspirazione delle piante stesse.
Quando si notano piante dai colori particolarmente vivi e brillanti, significa che quelle stesse, sono state impreziosiste e nutrite da una giusta e corretta dose di potassio. Spesso la concimazione è un processo che molti tendono a sottovalutare, un grave errore che purtroppo spesso causa malattie e impoverimento della pianta, in alcuni casi anche allo spegnimento di questa stessa.
Il potassio è un elemento presente in natura, però le quantità a volte non sono sufficienti per rinvigorire e alimentare le piante; per questo motivo si rende necessario acquistare dei fertilizzanti a base di potassio, in modo da sopperire a eventuali mancanze territoriali.
La scarsa presenza di potassio a volte può dipendere dalla quantità di piante presenti nel terreno, quindi la reale presenza può non bastare per tutti gli essere vegetali presenti. Inoltre anche l’irrigazione, o meglio, in seguito al verificarsi di una serie di condizioni, come: un’eccessiva presenza di umidità del terreno, unita a un malfunzionamento del drenaggio, il tutto associato a eventuale presenza anche di altri elementi che contrastano l’azione stessa del potassio come il magnesio, concorrono a un assorbimento del potassio in quantità irrilevante per la salute della pianta.
Generalmente i fertilizzanti più completi presentano una combinazione di potassio associata alla presenza di fosforo e azoto, per questo motivo è importante individuare la sigla NPK, che indica la presenza di questa miscelazione di elementi.
Quando leggete le etichette per individuare il potassio, potete anche identificare oltre alla sigla già citata, quella dell’ossido di potassio K2O. Viene fatta questa specifica perché in alcuni momenti particolare del’anno e o della vita della pianta è indicato usare del fertilizzante a base maggiormente di potassio; succede soprattutto nel periodo autunnale e invernale e anche nel ciclo vegetativo finale della pianta stessa.
Questo processo di fertilizzazione a base di potassio permette di rinvigorire la pianta, irrobustendo gli arbusti stessi e le foglie, in modo che siano più forti e resistenti; quando notate che alcuni arbusti si spezzano facilmente e alcuni frutti non godano delle giuste indicazioni di salute, significa che quella pianta ha subito una grave carenza di potassio. Per evitare questi fenomeni è bene non far mancare mai il potassio alle vostre piante, sia associato agli elementi di cui sopra, e sia soprattutto nei periodi indicati, identificati come quelli si di maggiore sofferenza per le piante in generale.