La manutenzione del prato in estate è essenziale, quest’ultimo ha bisogno di cura e irrigazione più curata e minuziosa se non si vuole rischiare di vedere il proprio angolo di verde chiazzarsi di macchie gialle e rischiare di vederlo morire del tutto. L’irrigazione ha un ruolo molto importante, se non è fatta nei momenti e nelle quantità giuste, si rischia di creare danni maggiori a quelli che si possono normalmente creare durante il periodo estivo.
Gli esperti raccomandano di innaffiare il prato nelle ore notturne per tre volte la settimana. La quantità di acqua deve essere sufficiente a soddisfare il bisogno idrico, che come si sa, durante la stagione estiva deve essere più abbondante.
Molti pensano che le irrigazioni dovrebbero essere fatte più spesso e magari con cicli di umidità inferiori. Sbagliato! Questa prassi rischia di impoverire il terreno e di danneggiare così il prato. Infatti, l’acqua deve essere abbondante in modo da essere sicuri che il terreno si sia nutrito abbastanza, e che le radici possano assumere tutta l’acqua indispensabile per la sopravvivenza estiva; le dosi indicate generalmente sono per tre irrigazioni settimanali, di circa 15 litri per ogni metro quadrato, sempre con un discorso inerente al fabbisogno settimanale. Le ore devono essere quelle notturne, per evitare episodi di evaporazione che possono verificarsi se l’innaffiatura avvenisse invece nelle ore calde della giornata. L’evaporazione potrebbe creare aridità e siccità, originando quegli spiacevoli episodi di macchie gialle che rovinano il nostro manto erboso. Inoltre le irrigazioni frequenti e meno abbondanti sono alleate delle malattie fungine e del muschio.
Un’altra accortezza cui tener conto quando si deve aver cura del prato durante l’estate, riguarda anche il taglio, ossia l’operazione di falciatura che si esegue con la classica macchina tosaerba. Dovete misurare bene la lama in modo che il prato non venga tagliato troppo basso. Si consiglia quindi rispetto al classico taglio che eseguite di norma, di alzare di circa due centimetri la lama, in maniera tale che le piantine non soffrano troppo della stagione estiva. I raggi solari di fatti e il calore in generale causato dalla stagione, se le piantine del prato sono troppo corte, possono nuocere al terreno e al prato stesso inaridendolo e facendo bruciare le piantine del prato. Si raccomanda che le lame siano state sottoposte a normale controllo di pulizia e igiene e che soprattutto siano ben taglienti. Tagliare le piantine più alte del consueto sicuramente richiede un intervento più frequente, quest’azione però permette una manutenzione del prato più accurata e duratura, azione che durante l’estate appare spesso come una vera impresa.
Durante l’estate inoltre si devono fermare anche le fertilizzazioni, questo processo deve essere fatto nei momenti idonei per il prato, ossia durante la preparazione del terreno e della semina. Durante la stagione estiva, infatti, il prato ha solo bisogno di acqua senza l’aggiunta di altre sostanze che non sarebbero comunque assorbite dalla pianta a causa dell’aumento stesso della necessità idrica. Sovraccaricherebbero il lavoro delle piantine e le radici potrebbero risentire del lavoro in eccesso da svolgere. Riprenderete in mano i concimi, nel mese di settembre quando anche le stesse radici si sveglieranno dall’effetto di riposo che si crea in estate e, la pianta sarà nuovamente pronta a ricevere il nutrimento necessario. Questo anche grazie per effetto dell’arrivo dei temporali che avranno dato una nuova rigenerazione ai terreni stessi.
Per i più esperti ci sono in commercio alcuni diserbanti che sono definiti – selettivi – poiché agiscono solo su aree ben precise del prato che presentano chiazze malate. Questi devono essere usati nel modo corretto, quindi si raccomanda solo da persone competenti e pratiche della materia, a causa delle miscelazioni giuste che devono essere fatte: le dosi se non sono quelle precise possono creare fastidi e danni più ingenti al prato.