La manutenzione delle piante comporta tra i suoi vari procedimenti la nutrizione delle stesse in modo adeguato, senza tralasciare la nutrizione che deve avvenire non solo tramite irrigazione, ma anche con le delicate fasi della concimazione e quindi della fertilizzazione. Con queste si arricchisce il terreno di tutte quelle sostanze indispensabili per avere piante sane, belle e splendenti. Uno di questi elementi è l’azoto.
Perché è così importante che questo minerale sia fornito alle piante e che cosa costituisce?
L’azoto specifichiamo subito, che si tratta di una sostanza gassosa che si trova nell’atmosfera, questa si deposita nel terreno e si fissa ad esso sia tramite processi industriali ma anche e soprattutto, con l’avvento di condizioni climatiche tali come la pioggia e o temporali, da trasportare l’azoto presente nell’atmosfera sul terreno stesso. Questo elemento così mineralizzato, tramite l’azione stessa del terreno viene così assunto dalle radici delle piante.
L’azoto è importante per la vita vegetativa perché coopera alla creazione della clorofilla, ma anche alla creazione di proteine, degli acidi nucleici, e degli aminoacidi che sono vitali per la pianta stessa.
L’azoto come accennato si trova sotto forma gassosa, e solo con processi particolari, sia naturali o industrializzati può essere assorbito dalle piante; a tal proposito quando si deve acquistare o creare un concime per il giardino è bene valutare bene la presenza di questo elemento sia che esso si trovi in forma liquida o solida. Si può ottenere in maniera naturale per mezzo dell’azione di trasformazione degli elementi organici durante il compostaggio domestico all’interno della compostiera. Oppure si può ancora ottenere tramite processo naturale, in cui elementi organici e azoto interagiscono tra loro in seguito a condizioni ambientali favorevoli.
L’azoto per le piante ottenuto durante i vari processi di trasformazione è classificato in modi diversi:
- Azoto ureico
- Azoto nitrico
- Azoto ammoniacale
L’azoto ureico è facilmente assorbibile dal terreno in quanto è facilmente trasformabile in ammoniaca e si trova in maniera quasi esclusiva nei concimi organici, questo tipo di azoto non permette dispersioni dello stesso elemento a causa del dilavamento; per questa sua importante caratteristica l’azoto ureico si usa durante la fertilizzazione del terreno tramite il processo della concimazione da fondo.
L’azoto ammoniacale si può produrre sia in modo industriale e ottenendo quindi concimi chimici e sia in maniera naturale. Con la produzione chimica ci si avvale del solfato di ammonio e di soluzione ammoniacale, invece la produzione organica prevede la decomposizione di sostanze appunto organiche che originano l’humus. L’azoto ammoniacale è ottimo perché non costituisce un’eventuale perdita dovuta al dilavamento, permette di poter essere assorbito in maniera graduale e nel tempo dalle piante del giardino oggetto della concimazione e nutrizione con azoto.
L’azoto nitrico anche questo può essere prodotto in maniera naturale tramite sostanze organiche come il letame oppure tramite processo industriale di nitrato di calcio e nitrato di sodio, questo viene assorbito quasi in maniera immediata dalle piante, ma è soggetto al dilavamento per la sua stessa costituzione; tende ad andare in profondità all’interno del terreno e quindi rischia di non essere assorbito dalle radici delle piante, viene così a mancare il motivo principale della concimazione e fertilizzazione con azoto.
Per i motivi di cui sopra, spesso i terreni sono nutriti con i concimi a base di nitrato di sodio perché questo favorisce la brillantezza verde della pianta e quindi dei suoi normali processi vitali; invece si tende a favorire i nitrati di calcio quando è il terreno che ha bisogno di essere modificato nella sua composizione, ossia per variarne l’acidità.