Usare l’accetta in giardino può essere una necessità più frequente di quel che si immagini: poiché si tratta di uno strumento tutto sommato pericoloso, o comunque impegnativo, è bene conoscerlo in maniera approfondita per prevenire qualsiasi rischio ed evitare ogni tipo di inconveniente. In primo luogo, è opportuno sapere come è fatta un’accetta, che si compone di un manico, di un ferro con l’occhio per il manico e di un cuneo per fissare il manico. Prima di impiegare l’accetta, occorre verificare se è equilibrata. In generale, la migliore è quella canadese, che ha un peso più elevato rispetto agli altri modelli a parità di mole: si caratterizza per una massa metallica consistente opposta al taglio. Ques’ultimo, lievemente arcuato e privo di spigoli appuntiti, ha un occhio di forma allungata e un manico sagomato, che permette un’impugnatura precisa e facile.
Prima di ricorrere all’accetta per tagliare la legna o per qualsiasi altro compito, non ci si può dimenticare di pulirla: per farlo, ci si può servire di un foglio di giornale o di una pezza asciutta con cui eliminare l’umido e lo sporco. Nel caso in cui si notino dei punti di ruggine, il suggerimento è quello di fare affidamento su una lima a maglia sottile, per poi passare alla mola a secco per arrotare e concludere l’operazione con una pietra ad acqua o ad olio per rifinire. Ovviamente, si tratta di operazioni che richiedono una certa esperienza: se si è alle prime armi, è meglio farsi aiutare da chi ha più perizia.
Nel caso in cui si avesse a che fare con un manico spezzato, la lama deve essere interrata fino all’occhio per poi accendervi sopra un fuoco di modesta entità e fare quindi in modo che il residuo di legno rimasto nell’occhio venga bruciato senza che il ferro, che è protetto dal terreno, si stemperi. Per fissare il manico nuovo, è assolutamente sconsigliato l’uso di colla, fermagli o chiodi: occorre, invece, stabilizzarlo con il cuneo. Se si cammina con l’accetta in mano, non bisogna mai farla dondolare tenendola per il manico, ma è bene portarla mantenendo il ferro, o al massimo tenendola al gomito.